Deutschland
|
Postleitzahl: 85 290
|
Vorwahl: 0 84 52
|
Rathausausstellungen in Geisenfeld
|
Luigi Onofri, poesie in acquarellodi Simone
Fappani
|
La limpida e cristallina pennellata di Luigi Onofri si congiunge perfettamente al colore ad acquarello, grazie al quale riesce a rendere intensi paesaggi di incantevole caratura timbrica e strutturativa. |
L'acqua scorre copiosa nei suoi dipinti, e s'incardina nelle tinte al ritmo di suadenti velature che, via via, sondano nel profondo la carta, che diventa spazio specifico e luministico al tempo stesso, entro il quale l'artista porta a compimento delle lunghe e dolcissime toccature, quasi in punta di pennello, capaci di tracciare ragionate campiture. |
Un rarissimo senso prospettico e d'insieme, permette ad Onofri di offrire agli occhi di chi osserva i suoi acquarelli dei paesaggi e degli scorci gravidi di un'atmosfera sognante, espressione, eloquente a mio avviso, di quella straordinaria volontà di communicare che gli consente non solo di essere un ottimo pittore, ma anche un eccelente maestro per i tanti ed entusiasti frequentatori dei suoi corsi. Nei suoi pezzi nulla è lasciato alla mera casualità. |
Ricorrente é la sua frase : "ogni pennello ha la sua ragion d'essere". Come dire: nulla puó essere lasciato alla pura accidentalità, tanto più in un'arte, come quella dell'acquarello, che richiede grande attenzione e non concede di fare errori, pena ricominciare da capo, perdendo tutto ciò su cui si stava spesso faticosamente lavorando. |
Osservare gli aquarelli di Onofri significa, infatti, calarsi, mente e corpo nell'anima dell'acquarello, lasciandosi guidare dalle modulazione pastellata dei colori ad acqua, che morbidamente s'imprimono sul supporto cartaceo con incorrotto candore. |
Ciò accade anche nelle parimenti intensi composizioni floreali: in mazzi sciolti o in vasi, i vegetali vengono resi con quella prossimità emotiva che li rende pezzi veramente unici ed inimitabili. |
Luigi OnofriMario Coccolo
|
"Raccontare" la storia e la tradizione di una terra incastonata da sempre tra la gente e la cultura. E' sicuramente il "filo" conduttore del "commino" artistico di Luigi Onofri che - ancora una volta - affida alla "carta" passione, entusiasmo, dinimacità e umiltà. L'artista purililiese, infatti, riesce a tradurre in immagini vive la terra, l'ambiente e i silenzi che "convivono" nel Cosmo. |
Non è difficile, dunque, percepire anche il più piccolo "messaggio" che viene da un mondo, se non da scoprire ( ma forse è proprio cosi), sicuramente da "narrare" a chi è sempre più lontano dalla semplicità delle "cose semplici". Nasce - cosi - l'incanto di Onofri che affida alla povertà dei mezzi usati ( carta, acqua e una goccia di aromaticità) riverberi e riflessi, ombre e luci che "parlano" a quel "viandante" moderno (come potremmo essere altrimenti riconosciuti oggi) che - forse anche consapevolmente - si rifugia nella scoperta del domani per dimenticare la proprie origini. |
Ed è cosi che "ridiventa"
attualità la consuetudine delle cose perdute anche grazie a un
artista che - con certosina pazienza - sa aspettare, sa cogliere l'attimo
del "messaggio", sa "narrare" le sue passioni che
poi, fortunatemante, diventano anche degli altri. Paesaggi conosciuti o ambienti da scoprire: freschezze di fiori a particolari da amare sono e restano la "culla" intellettuale di Luigi Onofri che - oggi più di ieri - sa creare il suo e anche un pizzico del nostro domani, senza inventare fatali disillusioni delle realtà. |
Per questo motivo le sue opere libere e più passionali. Una sorta di inno alla vita per dare voce ai silenzi e per "leggere" anche i più piccoli misteri del Creato. E' altresi una tappa di un viaggio ideale che non impegna mete ma che - sicuramente - materializza un pizzico d'anima che da sempre ci è amica. |